Decreto BIM obbligatorio negli appalti pubblici
A breve sarà obbligatorio il Building Information Modeling nei bandi pubblici.
BIM: cos’è?
Il BIM è un modello per ottimizzare, tramite la sua integrazione con metodi e strumenti elettronici specifici, la progettazione, realizzazione e gestione di costruzioni in ambito di edilizia e infrastrutture. Tramite esso tutti i dati rilevanti di una costruzione e presenti in ogni fase del processo devono risultare disponibili in formati digitali aperti e non proprietari.
L’obbligatorietà di specifici metodi e strumenti elettronici di progettazione è stata introdotta dal nuovo Codice Appalti ed è finalizzata a razionalizzare le attività di progettazione e delle connesse verifiche, andando a migliorare e snellire processi che fino ad oggi hanno influito su tempi e modi di partecipazione agli appalti.
Decreto BIM
Il Decreto BIM stabilisce le modalità e tempi di introduzione dei metodi e strumenti elettronici di modellazione sia per l'edilizia che per le infrastrutture.
L’entrata in vigore del decreto non coincide con quella dell’obbligatorietà del BIM, che avrà come tempistica quella indicata dal decreto.
A partire dall’entrata in vigore del decreto, l’utilizzo dei metodi e degli strumenti elettronici specifici è invece facoltativo per le nuove opere e per interventi di recupero, riqualificazione o varianti.
Il Decreto BIM (DM 560 del 1 dicembre 2017), attuativo dell’articolo 23, comma 13, del Codice dei contratti pubblici, definisce le modalità e i tempi di progressiva introduzione, da parte delle stazioni appaltanti, delle amministrazioni concedenti e degli operatori economici, dell’obbligatorietà dei metodi e degli strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture, nelle fasi di progettazione, costruzione e gestione delle opere e relative verifiche.
Il provvedimento indica, per appalti e concessioni, le modalità e i tempi di progressiva introduzione dell’obbligatorietà dei metodi e strumenti elettronici e disciplina gli adempimenti preliminari delle stazioni appaltanti, che dovranno adottare un piano di formazione del personale, un piano di acquisizione o di manutenzione di hardware e software di gestione dei processi decisionali e informativi e un atto organizzativo che espliciti il processo di controllo e gestione, i gestori dei dati e la gestione dei conflitti.
Obbligo BIM: tempistiche
L’obbligo dell’utilizzo di metodi e strumenti elettronici di modellazione decorre:
- dal 1° gennaio 2019 per le opere di importo da 100 milioni di euro;
- dal 2020 per i lavori complessi oltre i 50 milioni di euro;
- dal 2021 per i lavori complessi oltre i 15 milioni di euro;
- dal 2022 per le opere oltre i 5,2 milioni di euro;
- dal 2023 per le opere oltre 1 milione di euro;
- dal 2025 per tutte le nuove opere.